La capacità dei condizionatori viene calcolata in BTU, British Thermal Unit, unità di misura dell’energia, usata negli Stati Uniti e nel Regno Unito , dove è normalmente anche utilizzata nei sistemi di riscaldamento.
A seconda dei BTU, si determina la capacità del condizionatore di climatizzare l’ambiente in maniera ottimale e conforme alle aspettative ed è proprio il calcolo degli ambienti a stabilire il tipo di condizionatore da installare. A tale proposito, i tecnici installatori si avvalgono di una tabella ben precisa che racchiude tutte queste informazioni e che funge da valido supporto per la scelta del condizionatore più appropriato.
Per determinare i metri quadrati di superficie da coprire, occorre dividere il numero dei BTU per il valore 340. Nel caso, ad esempio, di un condizionatore a 12000 BTU, si giunge al risultato che quest’ultimo riesce a coprire una superficie di un massimo di 40 metri quadrati e così via.
A questo punto, è lecito chiedersi se il calcolo è lo stesso, sia per condizionatori con unità esterna, che per quelli senza.
Esistono, infatti, realtà nelle quali non è consentito installare l’unità esterna, come ad esempio gli edifici storici soggetti a vincolo di facciata imposto dai comuni e che, se infranti, determinano sanzioni penali. In questi casi, occorre optare per dei condizionatori privi di unità esterna che vengono installati praticando due fori ridotti nel muro esterno, uno per l’entrata dell’aria da raffrescare e uno per l’uscita dell’aria calda. Pur essendo questi condizonatori penalizzati da una maggiore rumorosità, il mercato offre comunque apparecchiature estremamente valide e per niente inferiori alla capacità di raffrescamento e deumidificazione dell’aria prodotta dai condizionatori con unità esterna.
Per questa tipologia di condizionatori, i calcoli dei BTU rapportati ai metri quadri di superficie dell’ambiente da coprire o la moltiplicazione dei metri quadrati dell’ambiente per 100 con cui si ottengono i BTU necessari per raffreddare quella superficie, sono gli stessi.